Il mondo degli affari è pieno di termini che sembrano sinonimi. Questo accade perché molte persone usano parole come fatturato, reddito, profitto e guadagni come se fossero intercambiabili. In realtà, questi termini hanno tutti significati diversi, ed è fondamentale che chiunque sia alla guida di una piccola impresa li comprenda.
Una delle cose più importanti che un imprenditore dovrebbe capire è in che misura la propria azienda stia trasformando il fatturato (tutto il denaro generato dalle operazioni quotidiane) in profitto (il fatturato rimasto dopo aver contabilizzato le spese aziendali). Il margine di profitto netto ti aiuta a valutare quanto sia realmente redditizia la tua attività.
Cos'è il margine di profitto netto?
Il margine di profitto netto, talvolta chiamato semplicemente margine netto, è il rapporto tra reddito netto e fatturato. Il margine di profitto netto misura il reddito netto della tua azienda, o profitto, come percentuale del fatturato complessivo.
Pensala così: se la tua attività genera 100.000 € di fatturato nel corso di un anno e spendi 65.000 € per costi generali (come affitto e utenze) e inventario, il tuo profitto è di 35.000 €. Questo significa che per ogni € incassato durante l'anno, ne hai trattenuti 35 centesimi come profitto, ovvero un margine di profitto netto del 35%.
Perché il margine di profitto netto è importante?
Il margine di profitto netto è uno degli indicatori più importanti della salute finanziaria complessiva della tua attività. È fondamentale per valutare se la tua azienda sta generando abbastanza profitto dalle vendite, o se i materiali e le spese operative la stanno frenando.
Ad esempio, un'azienda potrebbe avere ricavi in costante crescita nel tempo. Ma se il costo di gestione dell'attività cresce più velocemente del fatturato, il margine di profitto netto potrebbe diminuire o addirittura diventare negativo, minacciando la sopravvivenza finanziaria dell'azienda. Un margine di profitto netto negativo significa che i costi di un'attività stanno superando i suoi ricavi per un determinato periodo.
Il margine di profitto netto permette anche agli stakeholder di valutare quanto sia redditizia un'azienda nel tempo. Idealmente, i margini di profitto netto si espandono man mano che un'azienda matura e sfrutta le economie di scala.
Come calcolare il margine di profitto netto
La formula del margine di profitto netto è il reddito netto diviso per il fatturato, moltiplicato per 100. Puoi calcolare il tuo reddito netto prendendo il tuo fatturato e sottraendo quanto segue:
- Costo del venduto (COGS). I costi diretti per produrre i beni o fornire i servizi venduti da un'azienda. Include materie prime e manodopera di produzione, ma non le spese indirette come i costi di distribuzione e marketing.
- Spese operative. Conosciute anche come spese generali, sono i costi sostenuti nella gestione dell'attività non destinati direttamente alla vendita di un prodotto o servizio. Includono affitto, assicurazione, stipendi, spese legali, riparazioni e manutenzione, pagamenti delle utenze, ossia tutto ciò che mantiene l'attività in funzione.
- Interessi. Interessi su eventuali prestiti o linee di credito che l'azienda potrebbe avere.
- Tasse. Tasse incluse IVA, imposte sul reddito e imposte sulla proprietà.
Tutti i valori che entrano nel calcolo del margine di profitto netto possono essere trovati in un conto economico correttamente organizzato.
Come formula, il margine di profitto netto potrebbe apparire così:
Margine di profitto netto = ([F - COGS - S - I - T] / F) x 100
Dove F è il fatturato, COGS è il costo del venduto, S sono le spese operative e altre spese, I sono gli interessi e T sono le tasse.
Esempio di margine di profitto netto
Vediamo come potrebbe essere calcolato il margine di profitto netto basandoci su un esempio concreto.
Supponiamo che tu gestisca un negozio online specializzato in prodotti di bellezza, e il tuo fatturato consista in quello che guadagni vendendo shampoo, balsami, prodotti per lo styling e simili. Hai registrato vendite di prodotti per 75.000 € nel conto economico della tua azienda.
Successivamente, considera il tuo COGS. Diciamo che hai speso 20.000 € per l'inventario. Poi hai costi operativi come l'affitto (20.000 €) e l'assicurazione (7.500 €). Infine, supponiamo che tu abbia pagato 2.500 € in interessi su un prestito per piccole imprese, e che tu abbia un'aliquota fiscale aziendale del 10% (7.500 €).
Con tutti questi valori stabiliti, la tua formula per il margine di profitto netto apparirebbe così:
([75.000 € - 20.000 € - 20.000 € - 7.500 € - 2.500 € - 7.500 €] / 75.000 €) x 100
Il reddito netto del tuo negozio, o profitto, è di 17.500 €, il che ti darebbe un margine di profitto netto di poco superiore al 23%. Secondo il Corporate Finance Institute (pagina in inglese), un buon margine di profitto netto è superiore al 10%, quindi sembra che il tuo negozio stia andando bene.
Limitazioni del margine di profitto netto
Sebbene il margine di profitto netto sia uno strumento estremamente utile per dimostrare la redditività e comprendere la salute finanziaria di un'azienda, non è infallibile.
Elementi una tantum nel conto economico, come la vendita di un grande asset, possono gonfiare temporaneamente i profitti, senza alcun reale cambiamento nell’operatività aziendale. Allo stesso modo, il margine di profitto netto non rivela molto sui ricavi totali delle vendite, poiché la percentuale potrebbe essere gonfiata da bassi costi generali.
È quindi meglio utilizzare il margine di profitto netto come parte di un quadro finanziario più ampio quando si valuta la salute della propria attività. Puoi sfruttare una serie di rapporti e metriche finanziarie, incluso il margine di profitto lordo (che esamina i profitti dopo il COGS) e il margine di profitto operativo (il rapporto tra reddito operativo e vendite nette) per ottenere un quadro più completo della salute finanziaria della tua attività.
Margine di profitto netto: domande frequenti
Cosa significa un margine di profitto netto del 5%?
Un margine di profitto netto del 5% significa che per ogni euro generato da un'attività, l'azienda trattiene 5 centesimi come profitto, dopo aver coperto tutte le spese: COGS, spese operative, interessi e tasse. Un margine di profitto netto del 5% è generalmente considerato basso. Un margine di profitto netto basso potrebbe significare che un'attività sta comprando troppo inventario, pagando un affitto troppo alto per il negozio, o utilizzando una strategia di prezzo inadeguata.
Qual è un buon margine di profitto netto?
Un margine di profitto netto del 10% è considerato nella media, mentre un margine del 20% è considerato alto. Un margine di profitto netto più elevato mostra che un'attività sta gestendo efficacemente i suoi costi. Tuttavia, un alto margine di profitto netto non definisce le dimensioni complessive dei ricavi o dei profitti dell'azienda. La tua attività potrebbe guadagnare 1 €, spendere 25 centesimi per tutti i costi e ottenere un margine di profitto netto del 75%. Una cifra fantastica! Ma i tuoi profitti sarebbero solo di 75 centesimi.
Come posso migliorare il mio margine di profitto netto?
Le attività che cercano di aumentare il loro margine di profitto netto dovrebbero considerare strategie che aumentino i ricavi o diminuiscano i costi. Le prime potrebbero includere l'aumento dei prezzi, l'introduzione di nuove fonti di reddito o l'impegno in promozioni per attirare più clienti. Potresti concentrarti sulla riduzione del COGS o delle spese operative (o entrambi) gestendo più efficacemente l'inventario, comprando materiali a un prezzo migliore, o rifinanziando i prestiti aziendali.
Qual è la differenza tra margine di profitto netto e margine di profitto lordo?
Il margine di profitto netto di un'azienda rappresenta la sua redditività dopo che tutti i COGS, le spese operative, gli interessi, le tasse e altri costi sono stati dedotti dal fatturato. Il margine di profitto lordo mostra la redditività di un'azienda solo dopo che il COGS è stato dedotto dal fatturato. A differenza del margine di profitto netto, che è una percentuale, il profitto lordo è un importo assoluto in euro.





